La prima Neve dell’Inverno 2023-2024

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Nella giornata di Lunedì 4 dicembre, a partire dal tardo pomeriggio, la neve ha fatto la sua comparsa inaspettatamente su tutta la fascia montana e collinare della provincia e – a tratti – anche in pianura. Il poderoso afflusso d’aria fredda verso il nord Europa concretizzatosi a inizio mese si è trascinato con moto retrogrado fino in Atlantico, dove, secondo uno schema abbastanza ricorrente, ha riagganciato il flusso perturbato, alimentando così una serie di aree depressionarie che nel loro incedere verso levante hanno sospinto una ventilazione più mite sulla Penisola. Lungo la linea di contrasto tra la massa d’aria artica e quella più mite atlantica si sono sviluppate diverse perturbazioni responsabili di fenomenologia nevosa, talora con episodi anche rilevanti (si veda la nevicata che ha colpito Monaco). Il nord Italia si è trovato sul limite di contrasto, sperimentando così la rapida alternanza di afflussi prima rigidi e poi più miti. La massa d’aria che si è inserita a seguito della prima perturbazione di dicembre ha instaurato un profilo termico favorevole alla tenuta della neve a tutte le quote, specialmente al nord-ovest. La nostra provincia sembrava fino all’ultimo parzialmente esclusa dalla fenomenologia, nonchè penalizzata da un richiamo caldo che avrebbe dovuto portare i fiocchi a fondere a quote medie, a dispetto di temperature più rigide al suolo.

Tuttavia, le forti correnti occidentali in quota non hanno permesso la formazione del cosiddetto “Genoa Low”, un’area di bassa pressione che solitamente rallenta i peggioramenti, incentivando le precipitazioni ma al contempo esponendoci a caldi venti meridionali. L’assenza di questa figura barica è stata determinante, perché ha permesso una rapida evoluzione delle precipitazioni verso est, con maggiore coinvolgimento del bolognese, e nel contempo è stato neutralizzato il richiamo di venti sciroccali, sostituiti anzi da un travaso di aria fredda dall’ovest padano. Le precipitazioni, seppur deboli, sono così risultate nevose fin da subito a partire da quote di bassa collina, ed entro la tarda serata la dama bianca ha conquistato anche il capoluogo, trasformando il panorama cittadino.

Una nota riguardo gli accumuli

Seppur la magia della neve si palesi anche con pochi centimetri al suolo, gli accumuli molto modesti hanno concesso uno spettacolo fugace, e con il rialzo delle temperature la tinta di bianco è rapidamente retrocessa sui colli, dove invece i quantitativi sono risultati maggiori.

  • Vidiciatico (840 mt): 9 cm
  • Castel d’Aiano (805 mt): 8,5 cm
  • Anzola dell’Emilia (38 mt): 4 cm
  • Zola Predosa (74 mt): 4 cm
  • Bentivoglio (19 mt): 3,5 cm
  • Grizzana Morandi (549 mt): 2 cm
  • San Cherio (375 mt): 2 cm
  • Bologna San Ruffillo (70 mt): 1 cm
  • Ozzano dell’Emilia (66 mt): 1 cm
  • Bologna est (55 mt): 0,5 cm
  • San Lazzaro di Savena (80 mt): 0,5 cm
E ora…una carrellata di foto!

Si ringraziano Bologna Today, Meteo Project, Meteo System e tutti gli autori delle foto! Sperando che l’articolo vi sia piaciuto, auguriamo a tutti voi un bellissimo ultimo giorno del 2023!

Centro Meteo Bolognese

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